Essere psicoterapeuti significa interrogarsi ogni volta, insieme al proprio paziente, su quei grandi temi che da sempre appassionano e tormentano gli esseri umani: la vita e la morte, la gioia e il dolore, l’amore e la sofferenza, la solitudine, il male, la malattia. A.Carotenuto

Queste parole, che incontrai in uno dei miei primi esami universitari, permisero di dare voce all’impulso che mi aveva spinto verso la psicologia e cioè avere la possibilità e l’onore di condividere insieme ad un altro essere umano quei temi che anche nella mia storia erano stati ed erano significativi.
Il disagio, la tristezza, i sintomi che spingono a chiedere aiuto diventano, all’interno della relazione terapeutica, una storia che racconta chi siamo e ci chiama ad interrogarci sul significato degli eventi che hanno determinato la nostra vita, facendoci scoprire che quel dolore, che ha agitato, depresso, spaventato, copre un mondo interno ricco di significati che una volta compresi ed elaborati permettono di vivere in maniera libera e pregnante.
L’incontro con lo psicologo/a consente di iniziare un percorso dove si analizzano con occhi diversi le esperienze vissute e si scopre un modo nuovo di vedere se stessi e gli altri.
Attraverso questo nuovo punto di vista la sofferenza che ha stimolato a chiedere aiuto assume nuove prospettive facendo emergere una consapevolezza di sé che determina la scoperta di potenzialità diverse e significative che permettono di realizzarsi ed esprimere pienamente la propria personalità e il dissolversi dei disturbi.
